In questa Videopillola vediamo l'impatto che hanno gli aumenti delle materie prime sulla marginalità e, di conseguenza, se i listini di vendita vanno aggiornati.
Prima la poca richiesta dovuta alla pandemia e poi la ripresa hanno creato un’impennata dei prezzi delle materie prime che stanno mettendo in crisi parecchi settori.
Lo scorso anno la chiusura degli impianti di estrazione ha fatto diminuire la disponibilità di materie prime di semilavorati.
In seguito, grazie alla ripresa trainata principalmente da Usa e Cina, abbiamo assistito ad un forte aumento dei prezzi.
Acciaio, ferro, rame e legno, solo per citarne alcuni hanno avuto aumenti a 2 cifre.
L’analisi dell’impatto di questi aumenti non è facile proprio per la caratteristica delle materie prime che sono spesso distribuite in maniera disomogenea nelle distinte di produzione.
Ignorando questo aspetto o valutandolo male, si corre il rischio di perdere competitività mettendo rischio la ripartenza in questa fase complessa dove abbiamo ancora a che fare con la pandemia.
La cosa più semplice è quello di aumentare in maniera globale i listini di vendita, andando a distribuire su tutti i prodotti gli aumenti previsti.
Ma non è la scelta corretta.
Allora cosa abbiamo pensato di fare?
Abbiamo creato un modello di simulazione che possa analizzare nel dettaglio l’impatto degli aumenti.
Evidenziando le singole materie prime oppure categorie o addirittura uno specifico fornitore, posso avere in modo semplice e intuitivo il risultato del rialzi dei costi.
Il confronto può essere fatto verificando le vendite di un periodo precedente o su un budget previsionale.
Facile da usare, configurabile sulle caratteristiche della singola azienda, risultati immediati e analisi dell’impatto sino al minimo dettaglio.
Nel breve video potete vedere il modello all’opera.