Che cosa sta succedendo alla Business Intelligence? Verso quale direzione si sta muovendo?
Partiamo dal concetto che la BI è sempre esistita.
E’ nata quando sono nati i primi dati disponibili per le aziende, già nell’800 si potevano “archiviare” informazioni che poi potevano essere utilizzate per prendere decisioni migliori o cercare di avere un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.
Quello che c’è di nuovo oggi sono rispettivamente :
Seguendo i punti precedenti, quindi raccogliamo dalle fonti più disparate una mole di dati che, prima di essere utilizzata, deve essere filtrata, ripulita e armonizzata per una successiva elaborazione che possa contare su una base dati consolidata e sicura.
Serve la potenza di calcolo di oggi per questo tipo di elaborazioni che, oltre a gestire i classici dati strutturati, deve anche “interpretare” dati non strutturati.
Aggiungendo a tutto questo l’intelligenza artificiale, ecco che riusciamo a colmare il divario tra le intuizioni e la capacità di utilizzarle.
Per fare tutto questo Qlik Sense è la piattaforma adatta perché aggiunge una visione periferica in modo da valutare ancora meglio il quadro d’insieme.
Mai come oggi abbiamo bisogno di risposte immediate a domande dinamiche che arrivano da ogni comparto aziendale.
L’azienda, se vuole avere un vantaggio competitivo in un mercato che si modifica sempre più velocemente, deve affiancare alla mente umana l’intelligenza artificiale per arrivare al concetto di “intelligenza aumentata”.
Non solo la mente umana ma nemmeno solo l’intelligenza artificiale, ma bensì un mix tra le due dove il risultato porta a prendere decisioni migliori in meno tempo.
Lasciati guidare da Qlik Sense e scopri tutte le potenzialità della piattaforma.
Fonte : Redazione Palladio